martedì 25 febbraio 2014

Incontro: " IRIDE: L’ANTAGONISTA DELLA MATRONA BUSA." di Angela Di Gioia.



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Paulina Busa (... – III secolo a.C.) è stata una nobile romana di Canosa di Puglia.

Biografia[modifica | modifica sorgente]

Nella battaglia di Canne del 216 a.C. i romani subirono un terribile sconfitta ad opera dei cartaginesi condotti da Annibale, che secondo Tito Livio, comportò l'uccisione di oltre 55.000 soldati romani.
Circa 10.000 uomini, in tempi diversi, riuscirono però a fuggire, percorrendo di notte strade secondarie; i fuggitivi arrivarono a Canosa in condizioni critiche, senza cibo, senza vestiti, senza cure e senza armi.
Busa venne loro in soccorso, e fornì a questi soldati il necessario ospitandoli in casa sua. Si fece assistere da medici e si prese cura dei feriti. Viene considerata una anticipatrice della Croce Rossa duemila anni prima della battaglia di Solferino.
Nella moderna Canosa di Puglia è ancora presente un rudere di un'abitazione romana in pieno centro cittadino, che alcuni fanno risalire all'abitazione della nobildonna.



martedì 18 febbraio 2014

Incontro: "A che punto è la raccolta differenziata dei rifiuti" di Sabino Lagrasta


Sabino Lagrasta, Presidente della locale sezione del WWF: Come va la raccolta differenziata?











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La raccolta differenziata porta a porta (talvolta abbreviata in PaP in Italia) è una tecnica di gestione dei rifiuti che prevede il periodico ritiro presso il domicilio dell'utenza del rifiuto urbano prodotto dalla stessa.
Vengono generalmente ritirati i diversi tipi di rifiuti (rifiuto umido organico destinato al compostaggiovetro-alluminiocarta-cartoneplastica, secco non riciclabile) in giorni e contenitori diversi. I rifiuti urbani non differenziati vengono solitamente ritirati con frequenze diverse a seconda della tipologia. Tipicamente le frequenze variano da una volta al mese a due o tre volte a settimana a seconda della frazione di rifiuto raccolta. Contestualmente all'avvio del sistema porta a porta vengono rimossi dalle strade di tutta l'area interessata i cassonetti per i rifiuti indifferenziati.
Tuttavia, un aspetto problematico del sistema consiste nella possibile scarsa collaborazione da parte dei cittadini. Quanto più alta è la coscienza civica tanto più il metodo garantisce ottimi risultati. Inoltre nella maggior parte dei comuni che attuano questo tipo di raccolta differenziata si è applicato il principio del "Chi inquina paga", ossia la tariffazione del servizio operata dal comune viene applicata in base alla "produzione" del rifiuto più inquinante (il secco non riciclabile); in base al numero di svuotamenti operati da ogni utenza viene calcolata la tariffa da applicare. In pratica meno secco non riciclabile si produce meno si paga, questo spinge i cittadini ad impegnarsi nella raccolta differenziata.

Esempi applicativi[modifica | modifica sorgente]

In Italia[modifica | modifica sorgente]


Bidoncini per la raccolta porta a porta (grigio: indifferenziato; marrone: organico)

Cesti per la raccolta porta a porta (bianco: carta; blu: plastica, alluminio e imballaggi)
Sono moltissime le amministrazioni comunali italiane che hanno sperimentato la raccolta porta a porta (PAP), con risultati generalmente superiori al 60% di rifiuti differenziati, contro una media nazionale del 30% circa (31,7% dati ISTAT 2010[1]) con le strategie tradizionali.

Grandi centri[modifica | modifica sorgente]

La principale città d'Italia (e fra le più grandi al mondo) a effettuare da sempre la raccolta porta a porta è Milano, con AMSA. Tuttavia solo a partire dal 2012 è cominciato un percorso di aumento della quota di raccolta differenziata, passata in un anno dal 35 % circa (stabile da decenni) al 40 %, con l'obiettivo di raggiungere il 65 % entro il 2014 grazie a maggiori controlli sull'indifferenziato e alla raccolta dei rifiuti organici su tutto il territorio cittadino.[2]

Piccoli centri[modifica | modifica sorgente]

Esempio del centro italia sono i 42 comuni della Provincia di Macerata, nelle Marche, con paesi che toccano 84% di raccolta differenziata [3]. Tutto questo dovuto alla gestione oculata di una raccolta Porta a Porta Spinta, coordinata sotto un unico Consorzio Provinciale: Il COSMARI [3]
Uno studio di Federico Valerio dell'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova cita i casi di AstiNovaraVareseReggio Emilia (6ª/7ª circoscrizione), Venezia DorsoduroTorino (6ª e 7ª circoscrizione), Alessandria, Japigia (quartiere di Bari), con risultati tra il 55% e l'80% (salvo Varese 45%)[4].
  • La Valle di Fiemme nel 2008 si è classificata prima a livello nazionale durante la premiazione "Comuni Ricicloni d'Italia 2008"; è stato raggiunto addirittura l'82% nelle frazioni del Comune di Capannori (Lucca)[5] dove è stato attivato questo sistema di raccolta. Dal 2012 Capannori applica la tariffa puntuale sui rifiuti e assegna sacchetti dotati di trasponder alle utenze private, superando il 90% di raccolta differenziata.[6]
  • Anche il comune di Salerno, con i suoi 140.300 abitanti, adotta dal 2008 il sistema di raccolta differenziata porta a porta, risultando nel 2009 il solo capoluogo "riciclone" del centro-sud [7], risultato poi replicato di anno in anno. Tale sistema è utilizzato anche in molti comuni della Provincia. Inoltre, avendo gradualmente esteso la raccolta differenziata all'intera area comunale, Salerno è risultato essere il primo capoluogo d'Italia per percentuale di raccolta differenziata (72%)[8] raggiungendo a fine ottobre il 74,16%[9].
  • Tale sistema è utilizzato anche in molti comuni della provincia di Salerno, che si colloca quarta nella classifica delle province con la più alta percentuale di differenziata. Il comune salernitano di Giffoni Sei Casali, con il 94% di differenziata, è diventato nel 2011 il primo comune italiano in questo ambito.[10]

Sperimentazioni[modifica | modifica sorgente]

  • La raccolta differenziata “porta a porta” è partita a Roma nel 2007, con una sperimentazione nei quartieri di Colli Aniene, Decima e poi nel 2008a Massimina, per un totale di 30.000 cittadini coinvolti. In brevissimo tempo in queste zone si è passati dal 20% a oltre il 60% di raccolta differenziata. In un sondaggio realizzato da Ama S.p.A. per verificare il grado di soddisfazione degli utenti sulla raccolta differenziata “porta a porta”, il 93,4 % degli intervistati a Colli Aniene e l'85,3% a Decima si è dichiarato soddisfatto di questo sistema di raccolta. L'82,6% di Colli Aniene ed il 73,7% diDecima non tornerebbe al vecchio sistema di raccolta con cassonetti stradali. Il 91,7% di Colli Aniene e l'84,8% di Decima estenderebbe il sistema porta a porta anche ad altri quartieri.[11]. Nel 2009 viene estesa la raccolta dei rifiuti “porta a porta” nei quartieri di Trastevere, Villaggio Olimpico, Torrino coinvolgendo altri 40.000 romani[12]. Ad aprile 2012, in seguito a diverse lamentele nel quartiere di Trastevere, si è passati ad un sistema duale di raccolta rifiuti[13]. I rifiuti organici e l'indifferenziato continuano ad essere raccolti con il “porta aporta”, mentre il multimateriale (plastica, vetro, metalli) e la carta si raccolgono con dei punti mobili di raccolta. Il primo comune di medio-grandi dimensioni della Provincia di Roma che ha deciso di estendere a tutto il territorio comunale la Raccolta differenziata "porta a porta" è stato Ciampino (38.900 abitanti), in cui - dopo un anno di sperimentazione su 7.000 cittadini, con percentuali del 65% di r.d. - nel 2009 ha esteso il servizio a tutti gli altri quartieri.
  • Anche ad Acerra, uno dei comuni simbolo dell'emergenza rifiuti in Campania, nel gennaio 2008 si è deciso di tentare questa soluzione[14]. Anche Caserta da gennaio 2009 ha dato avvio alla raccolta differenziata porta a porta raggiungendo in meno di un mese la cifra del 29%.
  • La Spezia: nei comuni della provincia posta a levante della Liguria è stato avviato, rendendolo esecutivo il progetto di raccolta dei rifiuti ( materiali ) con metodo Porta a Porta.

In altri Stati[modifica | modifica sorgente]

Canada[modifica | modifica sorgente]

La municipalità di Halifax (Nuova Scozia), 375.000 abitanti, ha un sistema di raccolta differenziata che dà il compito ai residenti di differenziare i rifiuti e lasciarli in strada in sacchetti di colori diversi a settimane alterne. Nella prima settimana viene lasciato in strada un bidone verde e dei sacchetti arancioni opzionali con i rifiuti organici. Nella seconda settimana sono ammessi i rifiuti non riciclabili in sacchi della spazzatura neri. Sacchi blu vengono usati per carta, plastica e metalli e vengono ritirati in entrambe le settimane. Il tasso di rifiuti differenziati è di circa il 60%, paragonabile a quello ottenuto dai più virtuosi comuni italiani.

Regno Unito[modifica | modifica sorgente]

In Gran Bretagna, l'Household Waste Recycling Act (2003) richiede alle amministrazioni locali di fornire ad ogni abitazione un set di raccoglitori di rifiuti con almeno due varietà di materiali riciclabili a partire dal 2010[15].
=

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. ^ Raccolta differenziata, Italia al 31,7% - Corriere della Sera
  2. ^ Comune di Milano, Raccolta dell'umido. La differenziata sfiora il 50%.
  3. ^ a b Raccolta Porta a Porta - Differenziata Cosmari
  4. ^ Federico Valerio, Chimica Ambientale, Istituto Nazionale Ricerca sul Cancro di Genova
  5. ^ NoInceneritori.org - Raccolta differenziata porta a porta in 4 mesi "solo" 82%
  6. ^ Raccolta dei rifiuti con sacchetti dotati di trasponder
  7. ^ Salerno unico capoluogo "riciclone" del centro-sud http://www.salernonotizie.net/947.html
  8. ^ Salerno Primo Capoluogo d'Italia per Raccolta Differenziata
  9. ^ Aumento percentuale differenziata Salerno
  10. ^ Primato Giffoni Sei Casali
  11. ^ Sondaggio AMA sulla raccolta differenziata "Porta a porta"
  12. ^ Estensione del "porta a porta" da parte di AMA ad altri 40.000 romani
  13. ^ Applicazione del sistema duale da parte di AMA a Trastevere
  14. ^ http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/01_gennaio/07/rifiuti_progetto_raccolta_differenziata_porta_a_porta_ad_acerra,13768607.html?pmk=rss
  15. ^ http://www.foe.co.uk/campaigns/waste/news/recycling_bill_success.html, Friends of the Earth

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]

mercoledì 5 febbraio 2014

Comunicazione corso informatica

Si avvisano i partecipanti al corso di informatica che il corso proseguirà regolarmente venerdì 14 febbraio avendo in questa settimana anticipata la lezione di venerdì 7 febbraio.
 Un caro saluto 
 Donato Metta

martedì 4 febbraio 2014

Incontro con l' UNESCO - associazione culturale

U N E S C O.

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Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura
(EN) United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization
Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura
Logo dell'UNESCO.
AbbreviazioneUNESCO
Tipoagenzia specializzata dell'Organizzazione delle Nazioni Unite
Fondazione1945
Scopotutela del patrimonio culturale esistente, promozione dell'educazione, delle scienze e della cultura
Sede centraleFrancia Parigi
Area di azione195 Paesi
Direttore generaleBulgaria Irina Bokova
Lingue ufficialiarabocinesefrancese,ingleserussospagnolo
Sito web
L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, da cui l'acronimo UNESCO) è stata fondata dalle Nazioni Unite il 16 novembre 1945 per incoraggiare la collaborazione tra le nazioni nelle aree dell'istruzionescienzacultura e comunicazione.
Sono membri dell'UNESCO, all'ottobre 2011, 194 Paesi più 7 membri associati. Il quartier generale dell'UNESCO è a Parigi ed opera programmi di scambio educativo, scientifico e culturale da 60 uffici regionali sparsi per tutto il mondo. I progetti sponsorizzati dall'UNESCO comprendono programmi scientifici internazionali; programmi di alfabetizzazione, tecnici e di formazione degli insegnanti; progetti regionali e di storia culturale; e cooperazioni internazionali per conservare il patrimonio culturale e naturale del pianeta e per preservare i diritti umani.
Fu responsabile della fondazione dell'OANA. L'UNESCO fornisce fondi al Consiglio internazionale per la scienza.
Una delle missioni dell'UNESCO è quella di mantenere una lista di patrimoni dell'umanità. Questi sono siti importanti culturalmente o dal punto di vista naturalistico, la cui conservazione e sicurezza è ritenuta importante per la comunità mondiale.
L'UNESCO è rappresentato da propri ambasciatori e promuove il celebre Forum Universale delle Culture, che nel 2013 avrà luogo a Napoli. La Commissione nazionale italiana è guidata da Gianni Puglisi.

Controversie[modifica | modifica sorgente]


Bandiera dell'UNESCO.
L'UNESCO è stato a volte al centro di controversie. Durante gli anni settanta e ottantale nazioni occidentali, specialmente gli Stati Uniti e il Regno Unito, ritenevano che venisse usato dai paesi comunisti e dal terzo mondo, come forum per attaccare l'occidente. L'UNESCO sviluppò un piano chiamato "Nuovo Ordine Internazionale dell'Informazione", per fermare le presunte bugie e la disinformazione che veniva diffusa nelle nazioni in via di sviluppo. L'occidente lo respinse come un tentativo del terzo mondo e di alcuni regimi comunisti di distruggere la libertà di stampa; gli Stati Uniti si ritirarono dall'organizzazione in segno di protesta nel 1984 e il Regno Unito nel 1985 (il Regno Unito ha nuovamente aderito nel 1997 e gli USA nel 2003).
Il 31 ottobre 2011, l'Assemblea generale dell'Unesco ha accettato l'adesione della Palestina, con una votazione che ha visto 107 voti a favore, tra i quali quelli di FranciaCina e India, e l'astensione di 52 altri Paesi, tra cui il Regno Unito .
L'ammissione della Palestina ha creato un attrito politico con gli Stati Uniti e altri Stati contrari, con un arresto dei finanziamenti a favore dell'organizzazione da parte di Stati Uniti e Israele.[1][2]
Nel febbraio 2012 l'UNESCO ha organizzato una conferenza su Wikileaks non ammettendo ai lavori l'organizzazione di Julian Assange.[3]

Direttori[modifica | modifica sorgente]


Irina Bokova
  1. Regno Unito Julian Sorell Huxley (1946-1948)
  2. Messico Jaime Torres Bodet (1948 -1952)
  3. Stati Uniti John Wilkinson Taylor (1952 - 1953)
  4. Stati Uniti Luther Evans (1953 - 1958)
  5. Italia Vittorino Veronese (1958 - 1961)
  6. Francia René Maheu (1961 - 1974)
  7. Senegal Amadou-Mahtar M'Bow (1974 - 1987)
  8. Spagna Federico Mayor Zaragoza (1987 - 1999)
  9. Giappone Kōichirō Matsuura (1999 - 2009)
  10. Bulgaria Irina Bokova (2009 - attuale)

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. ^ Palestina entra nell'Unesco. Usa: "Non lo accettiamo", 31 ottobre 2011. URL consultato il 31 ottobre 2011.
  2. ^ Israele annuncia congelamento fondi. "Ingresso Palestina ostacolo a pace", 3 novembre 2011. URL consultato il 3 novembre 2011.
  3. ^ L'Unesco non invita Wikileaks al convegno sui media dopo i cablo, La Repubblica.it

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]