lunedì 30 marzo 2015

Incontro: Umberto Coppola. Quadretti evangelici

Vangelo

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Vangeli canonici
Titolo originaleευ-αγγέλιον
P46.jpg
AutoreVari
1ª ed. originaledal I secolo in poi
Generereligioso
Sottogenereteologia
Lingua originalegreco antico
Vangeli (talvolta indicati nel complesso con Vangelo) sono libri che raccontano la vita e la predicazione diGesù di Nazareth, la base su cui si fonda il cristianesimo. "Vangelo" deriva dalla parola greca ευ-αγγέλιον (eu anghélion), che arriva all'italiano attraverso il latino evangelium e significa letteralmente "lieto annunzio", "buona notizia".
Nell'arco di diversi secoli furono composti numerosi testi designati come "vangeli", sebbene di genere letterario diverso. Alcuni di essi, diffusi nei primi secoli di vita della comunità cristiana, sono andati persi, divenendo noti solo per la citazione della loro esistenza in opere successive alla loro composizione; parte di questi sono stati riscoperti grazie ai ritrovamenti archeologici a partire dal XIX secolo.
Tra i vangeli sopravvissuti fino ai nostri giorni, i quattro più antichi, che narrano la vita, morte e resurrezione di Gesù Cristo (Vangelo secondo MatteoVangelo secondo MarcoVangelo secondo Luca e Vangelo secondo Giovanni) sono considerati canonici dalla religione cristiana, gli altri sono detti vangeli apocrifi.

lunedì 23 marzo 2015

Incontro:Prof.ssa Elena Di Ruvo. Il costume e la veste dall'epoca tardo-antica all'età di mezzo.




Abbigliamento

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Un bambino con addosso alcuni capi tipicamente invernali.
L'abbigliamento protegge il corpo umano dai pericoli dell'ambiente: sia agenti atmosferici (freddo, pioggia, sole..), sia insetti, sostanze tossiche, armi e altri rischi alla sicurezza personale. Ciascun articolo d'abbigliamento ha anche un significato culturale e sociale. Gli esseri umani sono i soli tra i mammiferi che indossano vestiario, a eccezione degli animali domestici, talvolta vestiti dai loro proprietari.
L'abbigliamento può essere studiato sia da un punto di vista antropologico-etnografico, dal momento che documenta l'evoluzione del costume, sia da un punto di vista socio-economico come prodotto dell'industria tessile, legato allo sviluppo tecnologico, della moda e del consumo.

lunedì 16 marzo 2015

Incontro: Dr. Sandro Sardella - Fenomeni di Romanizzazione a Canosa







Canosa di Puglia

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Canosa di Puglia
comune
Canosa di Puglia – Stemma Canosa di Puglia – Bandiera


Canosa di Puglia – Veduta
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Regione Puglia-Stemma it.png Puglia
Provincia Provincia di Barletta-Andria-Trani-Stemma.png Barletta-Andria-Trani
Amministrazione
Sindaco Ernesto La Salvia (centro-sinistra) dal 21/05/2012
Territorio
Coordinate 41°13′00″N 16°04′00″ECoordinate: 41°13′00″N 16°04′00″E (Mappa)
Altitudine 117 m s.l.m.
Superficie 150,93 km²
Abitanti 30 490[1] (31-07-2014)
Densità 202,01 ab./km²
Frazioni Loconia
Comuni confinanti Andria, Barletta, Cerignola (FG), Lavello (PZ), Minervino Murge, San Ferdinando di Puglia
Altre informazioni
Cod. postale 76012 (70053 fino al 30-04-2011)
Prefisso 0883
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT 110004
Cod. catastale B619
Targa BT
Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Nome abitanti canosini
Patrono san Sabino
Giorno festivo 1º agosto - 9 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Canosa di Puglia
Posizione del comune di Canosa di Puglia nella provincia di Barletta-Andria-Trani
Posizione del comune di Canosa di Puglia nella provincia di Barletta-Andria-Trani
Sito istituzionale
Canosa di Puglia (IPA: [kaˈnoːza di'puʎʎa][2], Canàuse in dialetto barese[3], fino al 1863 chiamata Canosa) è un comune italiano di 30 490[1] abitanti della provincia di Barletta-Andria-Trani in Puglia.
È collocata sul margine nord-occidentale dell'altopiano delle Murge da cui domina la valle dell'Ofanto e l'estesa pianura del Tavoliere delle Puglie, spaziando dal monte Vulture al Gargano, alla costa adriatica.
Canosa è considerata uno dei principali centri archeologici della Puglia e rappresenta uno dei casi più significativi di città a lunghissima continuità di insediamento. Reperti e vasi canosini sono in tutti i principali musei (come i vasi antropomorfi permanentemente esposti al British Museum) e collezioni private del mondo ma, naturalmente, testimonianze del suo passato sono disseminate nella città attuale e nel territorio circostante.

Indice

lunedì 9 marzo 2015

Incontro: Nunzio Valentino. Il destino del mondo legato al barile del petrolio.





Petrolio

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Bottiglia con un campione di petrolio non raffinato
Il petrolio (dal termine tardo latino petroleum, composto di petrae, "della roccia", e oleum, "olio", cioè "olio di roccia"[1]), anche detto oro nero, è un liquido infiammabile, viscoso, di colore che può andare dal nero al marrone scuro, passando dal verdognolo fino all'arancione, che si trova in alcuni giacimenti dentro gli strati superiori della crosta terrestre. Quasi sempre ha una massa volumica inferiore a quella dell'acqua. È composto da una miscela di vari idrocarburi, sostanze formate solo da idrogeno e carbonio, (in prevalenza alcani, ma con variazioni nell'aspetto, nella composizione e nelle proprietà fisico-chimiche).
È detto greggio o grezzo il petrolio così come viene estratto dai giacimenti, cioè prima di subire qualsiasi trattamento teso a trasformarlo in successivi prodotti lavorati.

§Cenni storici[modifica | modifica wikitesto]

Il petrolio accompagna la storia dell'uomo da secoli: la parola greca naphtha fu utilizzata inizialmente per indicare il fiammeggiare tipico delle emanazioni petrolifere. I popoli dell'antichità conoscevano i giacimenti di petrolio superficiali, che utilizzavano per produrre medicinali (con funzioni lenitive e lassative[2]) e bitume o per alimentare le lampade.
Non mancarono anche gli usi bellici del petrolio.[2] Già nell'Iliade, Omero narra di un "fuoco perenne" lanciato contro le navi greche. Il "fuoco greco" dei bizantini era un'arma preparata con petrolio, una miscela di olio, zolfo, resina e salnitro, che non poteva essere spenta dall'acqua; questa miscela era cosparsa sulle frecce o lanciata verso le navi nemiche per incendiarle.
Il petrolio era conosciuto anche nell'antico Medio Oriente. Marco Polo, ne Il Milione, parla del petrolio con le seguenti parole:
« Ancor vi dico che in questa Grande Erminia (Armenia) è l'arca di Noè in su una grande montagna, ne le confine di mezzodie in verso il levante, presso al reame che si chiama Mosul, che sono cristiani, che sono iacopini e nestarini (nestoriani), delli quali diremo inanzi. Di verso tramontana confina con Giorgens (l'attuale Georgia), e in queste confine è una fontana, ove surge tanto olio e in tanta abondanza che 100 navi se ne caricherebboro a la volta. Ma non è buono a mangiare, ma sì da ardere, e buono da rogna e d'altre cose; e per tutta quella contrada non s'arde altr'olio. »
(Marco Polo, Il Milione)
Il petrolio venne introdotto in Occidente soprattutto come medicinale, in seguito all'espansionismo arabo. Le sue doti terapeutiche si diffusero con grande rapidità e alcune fonti d'olio a cielo aperto, come l'antica Blufi (santuario della "Madonna dell'olio") e Petralia in Sicilia, divennero noti centri termali dell'antichità.
Il termine "petrolio" venne adottato per la prima volta nel 1556 in un trattato del mineralogista tedesco Georg Bauer.[2]

Vignetta pubblicata su Vanity Fair nel 1861 mostrante capodogli che festeggiano l'avvento dei pozzi petroliferi, la cui produzione blocca la loro caccia per ottenere la carne blubber da cui produrre l'olio di balena, sostituito dal petrolio
L'industria petrolifera nacque negli anni 1850 negli Stati Uniti (nei pressi di Titusville, Pennsylvania), per l'iniziativa di Edwin Drake. Il 27 agosto 1859 venne aperto il primo pozzo petrolifero redditizio del mondo.[2] L'industria crebbe lentamente durante il 1800 e non diventò di interesse nazionale (USA) fino agli inizi del ventesimo secolo; l'introduzione del motore a combustione interna fornì la domanda che ha poi largamente sostenuto questa industria. I primi piccoli giacimenti "locali" in Pennsylvania e in Ontario sono stati velocemente esauriti, portando ai " boom petroliferi" in Texas, Oklahoma, e California. Altre nazioni avevano considerevoli riserve petrolifere nei loro possedimenti coloniali, e incominciarono ad utilizzarli a livello industriale.

Campo di estrazione petrolifera in California, 1938
Sebbene negli anni cinquanta il carbone fosse ancora il combustibile più usato nel mondo, il petrolio cominciò a soppiantarlo. Agli inizi del ventunesimo secolo circa il 90% del fabbisogno di combustibile è coperto dal petrolio. In conseguenza della crisi energetica del 1973 e della crisi energetica del 1979 si è sollevato l'interesse nella pubblica opinione sui livelli delle scorte di petrolio, portando alla luce la preoccupazione che essendo il petrolio una risorsa limitata essa sia destinata ad esaurirsi (almeno come risorsa economicamente sfruttabile).
Il prezzo di un barile di petrolio è aumentato, dagli 11 dollari del 1998 a circa 147, per poi ripiegare (a causa della recessione globale, ma anche delle "prese di beneficio" degli speculatori), fino a 45 nel dicembre 2008. In seguito le quotazioni del greggio hanno ripreso a crescere per installarsi solidamente al di sopra dei 100 dollari nel marzo 2011. Data l'elevata volatilità del prezzo di un barile, l'OPEC ha preso in valutazione di tagliare la produzione per far aumentare i costi dell'oro nero[senza fonte] (per fare un esempio: se un barile aumenta di un dollaro, negli Emirati Arabi Uniti arrivano oltre 100 milioni di dollari di guadagni[senza fonte]). Tuttavia il re dell'Arabia Saudita ʿAbd Allāh si è detto disponibile ad aumentare l'estrazione di petrolio per riportarlo ad un prezzo ragionevole[senza fonte].
Il valore del petrolio come fonte di energia trasportabile e facilmente utilizzabile, usata dalla maggioranza dei veicoli (automobili, camion, treni, navi, aeroplani) e come base di molti prodotti chimici industriali, lo rende dall'inizio del XX secolo una delle materie prime più importanti del mondo. L'accesso al petrolio è stato uno dei principali fattori scatenanti di molti conflitti militari, compresi la Seconda guerra mondiale e la guerra del Golfo. La maggior parte delle riserve facilmente accessibili è collocata nel Medio Oriente, una regione politicamente instabile.
Esistono e sono continuamente allo studio fonti alternative e rinnovabili di energia, sebbene la misura in cui queste possano rimpiazzare il petrolio e i loro eventuali effetti negativi sull'ambiente sono attualmente oggetto di dibattito.