lunedì 17 marzo 2014

Incontro: Pasquale Ieva: "IL SARCOFAGO DI SAN SABINO: UNA TOMBA RIUTILIZZATA PIU' VOLTE".






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San Sabino
Statua di San Sabino a Canosa di Puglia
Statua di San Sabino a Canosa di Puglia
Vescovo
Nascita461
MorteCanosa di Puglia 9 febbraio566?
Venerato daChiesa cattolica
Santuario principaleCattedrale di San Sabino, Canosa di Puglia
Ricorrenza9 febbraio1º agosto
Patrono diTorremaggioreBariCanosa di Puglia
San SabinoSabinus in latino (461 – 9 febbraio 566), venerato come santo dalla Chiesa cattolica, fu vescovo diCanosa dal 514.
In realtà, il vescovo di Canosa si chiamava Savino, Savinus in Latino. Lo capiamo dal suo epigrafe.
Epigrafe del Vescovo Sabino, presso lacattedrale di San PietroCanosa di Puglia
Visse tra la fine del secolo V e la metà del VI, immediatamente dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente e fu inviato come legato Pontificio a Costantinopoli per due volte, nel 525 e nel 536, sotto il papato rispettivamente diGiovanni I e Agapito, che perse la vita in quel viaggio.
Nel 531 (sotto il papato di Bonifacio II) partecipò al Sinodo romano.
Costruttore di chiese ed edifici, seguendo la disciplina benedettina dell' Ora et labora, dopo circa 52 anni diepiscopato, Sabino morì il 9 febbraio del 566.

Il culto[modifica | modifica sorgente]

Amico di Benedetto da Norcia, al quale espresse le preoccupazioni sulla discesa del re ostrogoto Totila nella penisola italica, secondo la leggenda agiografica riuscì a salvare Canosa di Puglia dalla minaccia di quest'ultimo. Si narra infatti che Totila volle testare le doti profetiche del vescovo (548), ormai vecchio e cieco. L'invasore, spacciandosi per servitore, gli offrì un calice di vino, ma Sabino non si fece trarre in inganno, impressionando Totila che rinunciò al saccheggio.
Non fu l'unico "evento mistico" del vescovo Sabino: un'altra leggenda narra che un geloso arcidiacono tentò di avvelenarlo: egli bevve l'intruglio, ma non morì; a perire fu infatti il prelato che aveva attentato alla vita del santo. Perciò la liturgia lo raffigura come protettore dai veleni.
La salma fu traslata nell'attuale Cattedrale di Canosa il 1º agosto di un anno imprecisato del VIII secolo dal vescovo Pietro.
San Sabino è venerato in CanosaBari (a cui sono dedicate le rispettive cattedrali), Torremaggiore e Furci.

Festeggiamenti[modifica | modifica sorgente]

Curiosità[modifica | modifica sorgente]

  • L'11 febbraio 2007 su proposta dell’Associazione dei Canosini a Torino, è stata programmata una giornata di festeggiamenti in onore del Santo nella città di Torino. Il simulacro è stato trasferito da Canosa a Torremaggiore e il giorno successivo a Torino.
  • Il 5 aprile 2008, invece, lo stesso simulacro è stato condotto nella chiesa dei SS. Nazaro e Celso alla Barona di Milano.

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • Gerardo A. Chiancone - La Cattedrale e il Mausoleo di Boemondo a Canosa (tip. D. Guglielmi, Andria1983; pag. 54)
  • Attilio Paulicelli - San Sabino nella storia di Canosa (tip. San Paolo, Bari1967)
  • La tradizione barese di s. Sabino di Canosa. A cura di Salvatore Palese. Bari, Edipuglia, 2001. Contiene i seguenti studi:
  • Ada Campione, Sabino di Canosa tra storia e leggenda, p. 23-46
  • Pasquale Corsi, Canosa e Bari nelle modificazioni ecclesiastiche dei Bizantini, p. 47-56
  • Gioia Bertelli, Le reliquie di s. Sabino da Canosa a Bari: tra tradizione e archeologia, p. 57-78
  • Gerardo Cioffari o. p., Le origini del culto di s. Sabino a Bari, p. 79-98
  • Nicola Bux, La liturgia barese di s. Sabino, p. 99-106
  • Anna Maria Tripputi, La devozione barese a s. Sabino in età moderna e contemporanea, p. 107-114
  • Francesco Quarto - Un isolato omaggio tra devozione ed erudizione. La vita di S. Sabino del canonico Giuseppe Di Cagno, p. 115-170.
  • La Historia di S. Sabino di Antonio Beatillo (1629). A cura di Francesco Quarto. In Nicolaus Studi Storici, XVII, 2006, p. 97-160 * AA.VV., "San Sabino, uomo di dialogo e di pace tra Oriente ed Occidente". Anno Domini 2002. Atti del Convegno di studi in occasioine del XII centenario della Traslazione del Corpo di san Sabinoe per i 900 anni della dedicazione della Chiesa Cattedrale di Canosa, a cura di Liana Bertoldi Lenoci, Edizioni Università di Trieste, Trieste 2003

Voci correlate[modifica | modifica sorgente]

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]

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