lunedì 24 aprile 2017

S. E. Mons, Luigi Mansi Vescovo: “Perché credere” -Prof.ssa Giovanna Fralonardo presidente UTE: "La realtà dell'UTE"




La serata inizia con la presentazione del NS presidente che presenta i relatori in particolare prima la presidente UTE prof.ssa Giovanna Fralonardo che interverrà sulla realtà UTE in Puglia e in Italia e Mons. Luigi Mansi vescovo di Canosa che parlerà sul tema "Perchè credere". Inizia quindi la prof. Fralonardo che pone in evidenza la nascita spontanea delle associazioni UTE perchè la durata della vita si è allungata e auspica la vita eterna delle associazioni UTE che sono al servizio dell'uomo per una vita più piena e degna di soddisfazioni di fondamentali bisogni che non hanno età. L' UTE vista quindi come agenzia per la formazione permanente della persona, l' UTE vista come una costola dell' università per elevare il livello della formazione in tutti gli aspetti della persona. Tra i vari scopi si può evidenziare il ruolo attivo che l'associato deve conquistare giorno per giorno, non secondario v'è la capacità di "rimettersi in gioco" ogni giorno riproponendosi in veste di esploratore del mondo in continua trasformazione quotidiana. Un ruolo importante gioca la creatività, vista come partecipazione attiva dei corsi e non per una partecipazione passiva pensando che la persona sia un soggetto permeabile alla cultura, perciò occorre porre in essere comportamenti che accentuino la curiosità e un rapporto diverso con il mondo. Perciò Fralonardo insiste sul superamento delle barriere che si frappongono fra le generazioni, specie nella nostra epoca ove le esigenze sono completamente diverse da quelle del passato, inoltre la vita dei giovani è sempre più difficile e il raggiungimento di obiettivi di vita diventa sempre più difficile. Bisogna credere e sognare quindi negli ideali più alti, nella cultura con la "C" maiuscola per giungere ad elevarsi anche spiritualmente. L' UTE che occupa più spazio nella NS società che magari venga inquadrata nel campo della formazione da una legge nazionale che disciplini e finanzi significativamente queste realtà.
Prende quindi la parola mons. Luigi Mansi il quale inizia dall'immagine di Gesù risorto che appare ai discepoli. La notizia circolava già a Gerusalemme tra la popolazione che non accettava questa realtà tant'è che Tommaso, uno dei discepoli di Gesù dubitava della realtà verso gli altri discepoli. La situazione cambiò quando Gesù riapparve 8 giorni dopo e qui presente Tommaso si potè constatare con mano le piaghe sul corpo e Tommaso si prostrò e credette. Mons. Mansi pone l'accento sulla "Fede come dono" in un mondo laico la fede indica la direzione nella vita è dà un senso a tutte le cose della vita. La vita della gente è continuamente attraversata dal male dalle malattie, a volte molto gravi, la cattiveria si impossessa delle persone, e il fratello che abbiamo a fianco diventa il nemico da abbattere; quindi la fede che ci permette di recuperare la nostra serenità che ci salva dagli eccessi del profitto a ogni costo che ci permette di rivolgere i nostri occhi con amore verso "gli ultimi" della società. La fede vista come mezzo con cui Gesù esorta i discepoli a fare quello che il Padre ha mandato Lui per sollevarci dal peccato così i discepoli vengono mandati da Gesù a sollevare il prossimo dalla sofferenza di questo mondo avvelenato. Un mondo che vede spegnersi lo spirito missionario e richiede che tutta la chiesa riacquisti uno spirito missionario. La vita ci propone comportamenti egoistici e la fede ci protegge e difende dalle aggressioni, c'è bisogno di più formazione spirituale per un cristianesimo adulto determinato da maggiore impegno.
Mons. Mansi in chiusura risponde alle domande dei presenti come di consueto e la serata si scioglie con un lungo applauso.
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lunedì 10 aprile 2017

Prof. Francesco Schittulli: I traguardi della L.I.L.T. in ltalia



Incontro quasi di routine all'UTECANOSA: il prof. Francesco Schittulli è di casa essendo intervenuto sui temi medici anche gli scorsi anni, perciò la presentazione del NS presidente Dott. Trotta è breve e si incentra tutta sulla prevenzione della malattia.
Interviene quindi il presidente provinciale della L.I.L.T. di Barletta che pone l'esigenza di una sezione di Canosa per incrementare la diffusione della conoscenza delle problematiche; il tema pone la necessità di volontari che avviino il progetto e la realizzazione dell'attività nel territorio, magari introducendo la "ginnastica dolce" come strumento realizzativo e la condivisione sociale come metodo realizzativo.
Il prof. Schittulli inizia la sua relazione sulla L.I.L.T. ponendo e ribadendo la necessità della conoscenza diffusa dei problemi e che il cancro, malattia conosciuta ed esistente fin dai tempi dei dinosauri, si manifesta oggigiorno con una maggiore frequenza perchè l'aspettativa di vita si va sempre più dilatando grazie all'introduzione di nuove cure mediche, infatti dall'epoca romana in cui la vita media era di 30 anni oggi si raggiunge facilmente 80-90 anni.
Il cancro è una malattia multifattoriale. Le cause sono da individuare nei geni che si ammalano con l'età; l'ambiente contaminato da sostanze che provocano la malattia (eternit); dipendenze dal fumo di tabacco; lo stile di vita sedentario. Perciò vi è la necessità di grandi risorse per la prevenzione (metodo in grado di offrire grandi risultati) e la modifica delle abitudini di vita vista come una grande rivoluzione capace di incidere sulla diffusione della malattia.
I risultati ottenuti: su base 100 si è passati da 30 a 62 guarigioni complete che non costituisce un traguardo, ma un punto di partenza per nuove sfide. I nuovi campi di intervento sono: la tracciabilità dei prodotti; utilizzo di alimenti che si sono dimostrati utili nella prevenzione: la bottiglia dell'olio sempre presente sulla tavola e usato come condimento su tutte le pietanze; l'educazione alimentare già dalla scuola elementare. Necessario quindi la diagnosi precoce della malattia con TAC e mammografia capaci di diagnosticare la malattia nello stato iniziale. Purtroppo la popolazione che combatte contro la malattia è di 3.000.000 di persone. Informare della maggiore frequenza della malattia al polmone e alla prostata, colon per gli uomini e seno per le donne. Quindi dopo 50 anni iniziare i controlli con visita urologica e per le donne già dall'età giovanile con la mammografia. Il prof. Schittulli conclude con un'esortazione "MENO ESTETISTA E PIU' PREVENZIONE".
La riunione si conclude dopo la serie di domande degli intervenuti.
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lunedì 3 aprile 2017

Prof.ssa Elena Di Ruvo "l'Arte di fine Ottocento tra ideali romantici, realismo, modelli classici, alba della tecnologia"




La serata inizia con la presentazione all'assemblea della prof.ssa Elena Di Ruvo relatrice della serata con l'intervento della VP prof.ssa Anna Antifora in sostituzione del dott. Trotta. 
Nel suo intervento la prof.ssa Anna pone in risalto il periodo in cui si svolge la vicenda che, risulta essere molto tormentato e soggetto ad evoluzione continua (molti sono i movimenti artistici che si sono succeduti). 
La prof.ssa Elena pone in rilievo il ruolo fondamentale che la tecnologia ha avuto nel determinare l'evoluzione dell'arte e degli stili determinando una forte accelerazione che ritroviamo ancora oggigiorno. L'analisi dell'evoluzione dell'arte e dei fattori che la determinano è molto complessa. Il percorso analizzato inizia dalla fine del settecento in cui l'arte pittorica (romantico e neoclassico) "documenta" da un lato e, dall'altro mette in risalto i sentimenti (David, Goya, Lacroix). Nel prosieguo viene messo in evidenza il ruolo dei mezzi tecnologici impiegati dall'artista e, che permettevano di ottenere risultati migliori. Gli artisti pongono in primo piano il quotidiano e lo stato sociale e lo scopo è quello di svelare la verità. Il periodo porta a grandi cambiamenti e l'arte si pone l'obiettivo di documentare la realtà, quindi l'arte sostituisce la fotografia. L'arte quindi non celebra solo i grandi personaggi storici, ma celebra l'uomo in tutte le sue sfaccettature. La prof.ssa Elena illustra il ruolo che ha la fotografia (De Nittis) che influenza tutte le arti tra cui anche l'architettura, a volte determinando l'antagonismo tra pittori e fotografi perchè venivano a diventare concorrenti verso la committenza. Gli artisti determinano la nascita di circoli tali che un atelier fotografico o pittorico diventi ritrovo dei vari artisti dei campi più diversi. Tipici artisti di questo periodo Van Gogh, Matisse, Cezanne, Gaugin in cui la pittura diventa simbolica. Il cinema inizia a soppiantare tutto perchè la realtà è in movimento i metodi di rappresentazione della realtà sono in continua evoluzione, l'arte quindi inventa il cubismo il futurismo l'impressionismo (Lautrec) il surrealismo. L'architettura si evolve (modernismo) (Fritz Lang). La teoria del colore ha condizionato gli artisti (Chagalle).
La professoressa Elena ringrazia l'uditorio tenendo a sottilineare di sperare di aver contribuito alla conoscenza delle peculiarità del quadro che teniamo esposto nel salotto.
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