lunedì 14 novembre 2016

Dr. FRANCESCO SPECCHIO: “I Castelli di Puglia”




CASTELLI DI PUGLIA,
TRA STORIA E STORIE

Una fitta presenza di manieri, torri di vedetta, strutture difensive e complessi militari di origine medievale caratterizza la Puglia. I castelli sono una delle maggiori espressioni architettoniche della nostra regione, insieme alle sontuose cattedrali.

L’osservatore più attento può domandarsi come mai questo territorio a sudest della penisola fosse così militarizzato.
Bisogna tenere in considerazione che, per le sorti dei regni preunitari, la Puglia ha sempre riscosso grande importanza dal punto di vista culturale, ma soprattutto dal punto di vista logistico.
Ovunque, i secoli compresi tra il Medioevo e il ‘600 furono vissuti tra splendore e grandi difficoltà socioeconomiche e comunque il Medioevo non fu certo un periodo buio, come alcuni libri storici – ormai superati – lo hanno definito.
Allo stesso modo, per la Puglia l’epoca medievale e i successivi XVI e XVII secolo – almeno per certi territori regionali – non si contraddistinsero solo per una grande affermazione culturale e artistica, ma anche per preoccupanti minacce dall’esterno.
Se le cattedrali pugliesi sono oggi uno dei più alti esempi artistici – generate da una notevole possibilità economica dell’aristocrazia locale – i castelli pugliesi rappresentano innanzitutto la difesa del territorio, assurgendo a immagine del potere amministrativo e militare.


Tra XI e XVII secolo, la Puglia necessitò di costanti difese, in quanto porta dei Regni di Sicilia e di Napoli, uno degli accessi all’Europa occidentale e quindi il lembo più estremo rivolto a Oriente, da dove poteva giungere il possibile pericolo, prima saraceno e in seguito turco.
Fortezze costiere e manieri sulle colline garantivano sicurezza al territorio e al regno, senza evitare però le tremende devastazioni, i saccheggi e le stragi commesse da parte di eserciti giunti dal mare, in nome di un’espansione territoriale, o di un diverso credo (come a Otranto nel 1480 e a Vieste nel 1564).

Ma col tempo ogni cosa si evolve. Anche i castelli pugliesi ebbero un proprio sviluppo. Col passare dei secoli, i primordiali fortilizi bizantini e normanni furono ingranditi, inglobati, modificati, irrobustiti, innalzati e poi ribassati.
Costantemente, il castello pugliese dovette adeguarsi alle esigenze del tempo, accogliendo forze militari in aumento, ospitando il feudatario con un appartamento più adeguato alle sue necessità e ai suoi desideri, e cercando di resistere ai colpi delle armi bianche e poi – dopo il ‘400 – a quelli delle armi da fuoco, con i mortai che affiancarono e poi sostituirono le catapulte e gli archibugi che dapprima coadiuvarono e poi avvicendarono le lance e le frecce.
Di colpo dunque, dopo il XV secolo, l’alto castello medievale pugliese divenne obsoleto. Occorreva una fortezza più bassa, di sagoma diversa e magari ingentilita da portali, finestre e archetti pensili rendendo più signorile l’aspetto severo dei secoli precedenti.
Ormai, l’altezza e la verticalità di un castello non erano più simbolo di potenza, ma la principale tra le sue debolezze, che lo rendeva troppo facilmente bersagliabile dai colpi di un cannone a distanza.

Poi, tra ‘600 e ‘800, passata la minaccia turca e con un po’ di tranquillità, in alcuni casi i castelli andarono incontro a una triste sorte, con il loro abbandono. In quell’epoca, lo stato fatiscente e trascurato dei manieri permetteva di asportare parte del fabbricato per la costruzione di edifici, masserie, rifugi per bestiame o altro del genere. Quindi, il castello pugliese diventò improvvisamente quasi proprietà di nessuno; perse la funzione di garante di difesa, per ridursi impropriamente a cava, o addirittura a rifugio di pastori o di briganti.

Ma come per ogni regione europea, originati da pietre, anche i castelli pugliesi sono un incontro di attente ed audaci soluzioni architettoniche con prestigiose ma anche tristi vicende cortigiane, tra verità e leggenda.
Le pietre parlano, narrano, o possono raccontare parzialmente una storia, lasciando immaginare il resto agli osservatori. A Castel del Monte, le pietre possono disegnarti l’ottagono federiciano, lasciandoti tutta una serie di teorie veritiere, confutate, realistiche, irrealistiche, o perfino esoteriche. A Barletta, le pietre possono mostrarti le ferite inflitte al maniero dalle cannonate della nave Helgoland in quel fatidico 24 maggio 1915 (primo giorno della “Grande Guerra”). A Taranto, le pietre possono restituirti le celle ove fu rinchiuso il generale Thomas Alexandre Dumas (padre di Alexandre Dumas, il quale si ispirò alla detenzione del genitore per scrivere “Il Conte di Montecristo”). A Monte Sant’Angelo, le pietre hanno accolto Bianca Lancia, ultima consorte del grande Federico. A Oria, secondo una leggenda, da quelle pietre, una fanciulla avrebbe spiccato un fatale “salto” togliendosi la vita, per evitare un matrimonio infelice con un cortigiano molto più anziano di lei.
I castelli pugliesi sono autentici libri: saggi di architettura e contemporaneamente racconti lieti, o mesti.

Oggi, anche i castelli pugliesi rivivono: restaurati, ristrutturati e riconvertiti.
La modernità li ha resi destinazioni turistiche, monumenti UNESCO, locations cinematografiche, sedi istituzionali, sedi museali, contenitori culturali (tra biblioteche, luoghi congressuali, spazi per esposizioni temporanee), o tuttavia, in qualche altro caso, elementi storici incastonati in un contesto sociale ancora tutto adeguatamente da recuperare…..
Le stanze depositarie di una memoria immortale – tra passato e avvenire – un tempo vissute tra passioni ed ansie, oggi sono percorse nel fascino, o nella noia, tra gli scatti di uno smartphone.

Francesco Specchio    

Castello

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Nota disambigua.svg Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Castello (disambigua).
Il castello è un complesso architettonico composto da uno o più edifici fortificati, tipico del Medioevo, costruito per ospitare una guarnigione di soldati, con il loro comandante (il castellano) e i suoi familiari. Esso sorge solitamente in un luogo strategico, spesso in posizione elevata, rialzata o arroccata e facilmente difendibile.

Castel Nuovo di Napoli, meglio noto come Maschio Angioino

Entrata a trabocchetto, Castello di Sasso Pisano

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