martedì 28 aprile 2015

Incontro: Dott.ri. Giuseppe Barrasso e Piero De Giacomo: "Potenziare la mente per migliorare la qualità della vita"


Il potere della nostra mente al centro di un incontro con il dottor Giuseppe Barrasso e con il professor Piero De Giacomo, organizzato dall'Università della terza età "Ovidio Gallo" di Canosa di Puglia. Il convegno sul tema "Mente, creatività e sogno" si è tenuto lunedì 27 aprile presso l'Oasi Monsignor Minerva, alle ore 19.
"E' stato un incontro veramente importante – ha dichiarato il dottor Sabino Trotta, presidente dell'Ute - aperto al più ampio pubblico, al di là dei limiti di associazionismo, dal momento che la tematica si è rivelata di grande interesse". Si è parlato, infatti, in modo leggero e piacevole, della forza reattiva che la mente umana può opporre a qualunque male, con risultati che hanno del miracoloso, ma che sempre più spesso sono accettati dalla medicina ufficiale, come viene dimostrato nella prassi ospedaliera dalla crescente tendenza a domiciliare le cure, soprattutto dei bambini, ma anche degli anziani, affinché i malati si possano avvalere della vicinanza e dell'affetto dei cari.
"Per le tematiche affrontate, lo spessore intellettuale dei relatori e la loro capacità di affascinare l'uditorio – ha continuato Trotta – si è trattato di un evento di portata eccezionale".
Il dottor Barrasso è direttore del centro di salute mentale del presidio Andria-Canosa Asl Bt. Collabora da anni con il professor Piero De Giacomo, ordinario di Psichiatria e Psicologia alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell'università di Bari. "Creatività e sogno, oggetto del convegno – ha detto Barrasso – necessiterebbero di accurato approfondimento specifico, ma abbiamo cercato di limitarci alla trattazione dei nuclei essenziali di ciascun argomento, per capire come gli aspetti creativi della mente possano aiutarci in svariate occasioni: dalla soluzione di problemi quotidiani, alla cura delle patologie".
Anna Catalano


Mente

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il termine mente è comunemente utilizzato per descrivere l'insieme delle funzioni superiori del cervello e, in particolare, quelle di cui si può avere soggettivamente coscienza in diverso grado, quali la sensazione, il pensiero, l'intuizione, la ragione, la memoria, la volontà. Sebbene molte specie animali condividano con l'uomo alcune di queste facoltà, il termine è di solito impiegato a proposito degli esseri umani. Molte di queste facoltà, rintracciabili a livello neurofisiologico nell'attività della corteccia cerebrale, danno forma nel complesso all'intelligenza. Il termine psiche fa riferimento invece alla mente nel suo complesso cioè comprendendo la dimensione irrazionale cioè istinti e dimensione del profondo (inconscio).
All'utilizzo in senso tecnico neurofisiologico si è anche affiancato un utilizzo di tipo metafisico. In tale prospettiva la mente diventa qualche cosa di divino, e tale presunta entitàsoprannaturale, come ad esempio nell'espressione "la mente di Dio", assume qualità pensanti che alludono a un mente superiore com'era il Dio di Spinoza.

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