mercoledì 29 aprile 2015

Seconda guerra mondiale: il racconto dei testimoni canosini

Il bombardamento del '43 nei ricordi dei bambini del tempo, al Cineforum organizzato dall'Università della terza età "Ovidio Gallo" di Canosa di Puglia.

I soci hanno assistito alla proiezione di una delle opere più celebri e rappresentative del neorealismo, il film "Roma città aperta". Ne è scaturita una discussione ampia e interessante. In particolare, gli interventi dei soci hanno ripercorso una drammatica pagina di storia locale, il bombardamento di Canosa del 6 novembre 1943, attraverso il racconto di una testimone: Nunzia Valentino. La signora Valentino, che era all'epoca una bambina, ha ricostruito con parole toccanti la serata in cui un ordigno sventrò la casa accanto alla propria, uccidendo i suoi zii e sei suoi cugini. Molti dei partecipanti hanno condiviso le proprie reminiscenze su quei giorni e ne è derivata una descrizione delicata e commovente della guerra, vista attraverso gli occhi innocenti dei bambini del tempo.


La visione della pellicola è stata anche pretesto per parlare del neorealismo in cinematografia, con riferimenti alle altre arti, per riflettere su come sono cambiati i film italiani dopo l'esperienza della guerra e per attualizzare i temi trattati: l'impegno politico, la povertà di mezzi di intere fasce della popolazione, la prevaricazione da parte dei più forti, le brutture dei conflitti, ecc.

Il cineforum è tenuto dalle docenti Serafina Azzollini, Sabina Barbarossa e Anna Catalano, alle quali ha espresso il proprio apprezzamento il presidente dell'Università della terza età di Canosa, il dottor Sabino Trotta.

Anna Catalano

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