lunedì 27 marzo 2017

Dr. Francesco Specchio “Buon cammino: la Via Francigena”




L'inizio dell'incontro vede il NS presidente indicare la presenza della prof.ssa Diana Bertocchi che interverra sull'argomento della relazione la quale s'è molto dedicata alla storia di Canosa (testimoniano i nove libri scritti).
Il dott. Trotta non si dilunga sul curriculum di Francesco Specchio perchè è diventato un riferimento di UTECANOSA, sul tema trattato.
Francesco Specchio nella sua introduzione presenta "la via francigena" come un'insieme di tappe distanti i km che si percorrevano a piedi in un giorno in modo che si trovasse un posto per ristorarsi e per riprendere le forze, quindi un posto per la pulizia per ristorarsi e per riposare la notte. L'importanza di Canosa risiede nelle vie che vi passano; anche oggi la toccano ben due autostrade la 14 e la 16, anticamente la "via Traiana". Quindi le vie di accesso a Canosa come grande opportunità di sviluppo dell'economia.
La via francigena non era un unico percorso, ma un fascio di strade (vie romee) che erano percorse dai pellegrini per recarsi a Roma e quindi a Brindisi per raggiungere la "terra santa". Contemporaneamente in Spagna si percorreva il "Cammino di Santiago" per venerare il sepolcro dell'apostolo Giacomo. Quindi via "Francigena" perchè proveniente dalla terra dei Franchi o in alcune varianti dalla Germania. Il primo documento in cui si parla espressamente di via francigena risale all'anno 876 e che è conservata nell' abazia del SS Salvatore presso il monte Amiata. Il fenomeno del pellegrinaggio ha origini molto antiche, anche sotto il periodo romano (I - IV secolo) nei periodi in cui non imperversavano le persecuzioni (presenza imperatore Costantino).
La caduta dell'impero romano nella seconda metà del V° secolo portò un' interruzione dei pellegrinaggi a causa della formazione di stati indipendenti che avevano iniziato a combattersi tra di loro e che quindi portavano l'insicurezza dei territori. I Longobardi provarono a ricreare i vecchi percorsi di pellegrinaggio e successivamente i Franchi si sostituirono a loro. L'integrità dei percorsi dipese dalle condizioni geologiche del territorio che subiva le offese degli agenti esterni. "Rotta" venne coniato tra il VI e VIII secolo e comunque queste strade venivano usate principalmente per motivi economici, le fonti storiche che menzionano le località di questi percorsi è il cosiddetto itinerario di Sigerico arcivescovo inglese  di Canterbury che per ricevere il pallio (titolo arcivescovile) dal papa durante il tragitto annotò tutte le località toccate (79 tappe). Il cammino di Santiago (Compostela) ultimamente rispolverato fa parte di una nuova tendenza di "Slow tourism" un turismo che fatto a piedi permette anche la meditazione e il gusto di scoprire tutti gli aspetti dei luoghi attraversati. Il numero di pellegrini su questo percorso è passato da 2.500 a 25.000 tra il 1985 e il 1995; nel 2016 il percorso di santiago è stato frequentato da 276.884 pellegrini. Questa esperienza ha indotto un identico movimento nei tratti italiani. Molte le regioni italiane virtuose in questo senso perchè sono state investite molte risorse. Attualmente solo il 10% dei camminatori frequenta il tragitto per motivi religiosi, il 13% per staccare tal vissuto quotidiano, il 12% per affrontare una sfida con se stessi, il 65% si documentano con prodotti editoriali, il 24% si muove con una bicicletta e il 62% dispone di un budget di 500 €, il soggiorno medio degli italiani è di 10 giorni.
L'itinerario che ci riguarda è la via francigena del sud che collega Roma con Leuca. L'itinerario da Canterbury a Leuca consta di circa 2.500 km. Verso Foggia il percorso si distingue dal percorso Micaelico (Siponto, Montesantangelo). Nel 2007 la CE riconosce la EVF; soggetto autorevole per l'avvicinamento del territorio alla via francigena; nel 2009 si conclude la certificazione dei percorsi fino  a Roma; nel 2012 i percorsi dal gargano fino a Bari e Otranto; nel 2013 prende il via l'approvazione del percorso fino al termine; itinerari del consiglio d'Europa da Roma a Brindisi. Nel 2015 Foggia diventa referente pugliese della via francigena.
Il dott. Francesco Specchio ha quindi concluso la sua chiara ed esauriente relazione con i ringraziamenti per l'attenzione prestata.
mm

Nessun commento:

Posta un commento

Inserisci le tue considerazioni